Nella scuola dell’obbligo si boccia ancora!

Il blog, quanto prima, ricomincerà a vivere. E' giusto ogni tanto fermarsi a riflettere con chi collabora e rinnovare o ritrovare il senso di quello che si fa.
A ricordarci però che i bambini non sono sollo numeri, abbiamo ricevuto una lettera che riteniamo  importante e quindi pubblichiamo ringraziandole per il loro contributo.
A scriverla sono state due insegnanti in pensione,  appassionati di educazione da sempre, convinti che nella scuola "l'apprendimento" vada a braccetto con "la relazione".
Loro malgrado, si trovano a gestire una situazione alla don Milani: 
ri-appassionare alla scuola alcuni ragazzini bocciati e stra-bocciati in prima media, in un paesino sperduto dell'Italia.
Com'è possibile nel 2012? Sarà che abbiamo perso la bussola come Scuola e come Società? 
E se riprendessimo a leggere tutti insieme "Lettera una professoressa"?
"I docenti dell’ équipe pedagogica ( nei Documenti di Valutazione firmano sotto questa dicitura) della Scuola Secondaria di 1° grado di …......................., quest’anno  hanno respinto 4 alunni su 16 della prima classe.  
Di questi, due sono stati bocciati per la seconda volta e ripeteranno la classe prima per la terza volta. Hanno anche “condannato” un ragazzone simpatico, alto un metro e settanta, a ripetere per la terza volta la classe seconda. Intanto lui è cresciuto, nel mondo dei grandi, è capace di condurre quasi da solo l’azienda agricola dei genitori.  Non saprà scrivere l’acca con il verbo avere, ma, bocciandolo, per il terzo anno sentirà ripetere le stesse cose sino alla noia. Le cose della scuola gli sembrano  puerili e lontane dalla sua  vita. Ormai è stato respinto, buttato fuori dalla scuola.

  
Questa volta i genitori, soprattutto le mamme, non ci stanno e non hanno gettato la spugna, come, invece, hanno fatto le docenti, che hanno rinunciato al recupero delle alunne. Due famiglie hanno scritto al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale di ….Nelle lettere già   pervenute all'Ufficio i genitori hanno lamentato che i docenti hanno respinto le figlie senza indicare nel giudizio la motivazione.  A voce, a scuola, è stato detto:  “ tua figlia non ha le basi “ . Le famiglie hanno ribattuto: “Dopo cinque anni giudicare nostra figlia  senza basi significa accusare gli insegnanti della scuola primaria di aver sbagliato tutto. O hanno sbagliato prima o sbagliano adesso”.  Infatti nelle pagelle della scuola primaria, inviate al Direttore,  il giudizio è che ” il livello di apprendimento è stato più che sufficiente.” Visto che “la cura della bocciatura è fallita,  i genitori sono molto preoccupati e lo hanno scritto:  “Certamente in noi  è venuta meno la fiducia nella Scuola Pubblica di …. Ci sembra strano che per recuperare alunni senza basi si ricorra alla bocciatura. Per evitare che nostra figlia ripeta inutilmente  l’anno (facendo la fine dei due compagni respinti per la seconda volta) forse saremo costretti a ritirarla dalla scuola pubblica e iscriverla a una privata Nel frattempo le due alunne respinte frequentano un centro di scuola alternativa e gratuita per il recupero, con la speranza di sostenere a settembre  un esame di ammissione alla seconda classe. Sembra una storia di altri tempi. Invece, nel 2012, ci sono ragazzi normali  costretti a ripetere per tre volte la stessa classe nella scuola dell’obbligo".

 “Quando nella scuola dell’obbligo si perde qualcuno, la scuola non è più scuola.  E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati”. 
 Don Milani – Lettera a una professoressa. 

Piera  Gornati – Giuseppe Carbone -  SCUOLA  “DON  MILANI”

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