La mancanza di dialogo: un ostacolo da superare

Da tempo i mass-media parlano della conflittualità tra genitori e insegnanti. Anche se sitende ad esasperare il problema, è vero che in molte situazioni la difficoltà esiste. 
Se un bambino o un ragazzo va bene a scuola: non c’è nulla da segnalare. Il bambino dà soddisfazione sia ai genitori sia agli insegnanti, tutto il resto si pensa di conseguenza vada bene senza indagare ulteriormente.
Se le cose, invece, non funzionano spesso ognuno scarica sull’altro le responsabilità. Di fronte ai problemi abbiamo paura di metterci in discussione, di sentirci inadeguati e di ammettere i nostri limiti. Così facendo rifiutiamo il confronto che sarebbe necessario di fronte alla complessità e alla difficoltà nell’educare.
Quello che oggi sembra dominare è un gioco di reciproche diffidenze e paure. Un circolo vizioso che bisognerebbe interrompere per costruire un’alleanza solidale nell’interesse del bambino e della sua crescita.
Non è facile, ma proprio per questo sarebbe necessario intraprendere un percorso con fiducia e costanza.
Non si incontra l’altro se non in un dialogo che trasformi sia chi parla sia chi ascolta” dice lo psichiatra Eugenio Borgna. Purtroppo, invece, siamo troppo abituati al soliloquio, a cercare ciò che conferma quello che è il nostro punto di vista, piuttosto che quello che ci interroga e ci pone dubbi.
Bisogna fare attenzione prima di tutto a noi stessi e poi agli altri, allora ci accorgeremmo che le persone più che parlare uno ascoltando quello che dice l’altro, si parlano “addosso”, sovrapponendo le proprie a quelle dell’altro.
Dialogo è allora prima di tutto imparare quell’arte che ci permette di capire ed accettare l’altro, ma che aiuta nello stesso tempo l’altro a capirci, è costruire pian piano la fiducia di cui abbiamo bisogno per un vero confronto.
C’è bisogno di  quel dialogo che permetterebbe di indagare, mettere a confronto diversi punti di vista, diversi sguardi senza la presunzione di avere la verità in tasca.
Il dialogo dal greco dià-logos è “parola trasversale, parola che va e che viene, è un discorso a più voci”.
Dobbiamo quindi ripensare e scoprire qual è il vero modo di mettersi in dialogo con l’altro e in questo blog ne parleremo a più riprese. Il dialogo è alla base della democrazia e della convivenza civile, è alla base di un rapporto educativo ed è un elemento portante e fondamentale per costruire vere relazioni.
Bisogna invitare tutti a essere più corresponsabili. A scuola vivono  bambini e insegnanti, ma anche i genitori devono fare la loro parte.